Come diventare traduttore di libri? Il percorso e le caratteristiche indispensabili per la perfetta traduzione editoriale

Danilo Coviello

Ecco tutto quello che ti occorre per diventare un traduttore di libri professionale.


Il traduttore editoriale è una delle figure professionali più importanti nell’ambito dell’editoria ma come diventare traduttore di libri? Il percorso da intraprendere per affermarsi come professionisti del settore ed entrare a far parte di un’agenzia di traduzione va ben oltre la conoscenza di una o più lingue straniere.

La trasposizione di un testo editoriale in un’altra lingua richiede una minuziosa attenzione verso i dettagli, nonché un bagaglio socio-culturale ben saldo della lingua di destinazione, in modo da far sì che i lettori vivano, in tutto e per tutto, l’esperienza di lettura regalata dal libro originale.

Come diventare traduttori per libri: requisiti fondamentali

agenzia di traduzione editoriale a roma

Prima di tutto, è importante chiarire che chiunque voglia inserirsi nel campo delle traduzioni on line e non, dovrà seguire un percorso comune ad ogni micro categoria del settore: c’è bisogno di una laurea in lingue; più precisamente, sarebbe meglio possedere una specialistica in servizi di traduzione.

Successivamente, è importante seguire appositi corsi mirati alla traduzione editoriale, così da avere le conoscenze richieste per rispettare le esigenze tipiche di ogni contesto.

In effetti, è necessario saper tradurre, naturalmente, senza commettere errori grammaticali o semantici. In più, un traduttore editoriale dovrà saper curare l’impaginazione, scegliere il font e rispettare lo stile utilizzato dall’autore.

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Ciò che rende un traduttore di libri un professionista valido è anche l’esperienza: consigliamo di non lasciarsi scappare alcuna occasione, perché la ricerca di collaboratori delle case editrici è molto scrupolosa e selettiva.

Prima di lavorare, gran parte delle case editrici propone agli aspiranti traduttori di realizzare un piccolo lavoro, estrapolando un estratto da un intero documento. Di solito, si tratta di 5, massimo 10 cartelle per testare le abilità del candidato.

Sappiamo che anche un piccolo estratto, per essere pertinente al documento originale, dovrebbe esser calato nel contesto in cui è stato generato. Tuttavia, consigliamo di non lasciarsi intimorire da questa prova e di lasciar trasparire le competenze acquisite.

Il modo migliore per esser traduttori editoriali che sanno cosa fare è specializzarsi in poche lingue. Dedicarsi allo studio di troppe lingue straniere potrebbe rivelarsi un problema più che una soluzione.

E’ consigliabile, per ottenere i compensi sperati da tale professione, scegliere dei “nuovi” contesti culturali limitati e farli propri, così da poter garantire prestazioni complete e molto settoriali alle migliori case editrici.

Leggi anche: Come tradurre un libro cartaceo da inglese ad italiano

Traduttore di libri: di cosa si occupa?

In linea generale, com’è semplice da intuire, un traduttore di libri fa da intermediario linguistico per trasporre, il lavoro di un autore, in un’altra lingua, inserendo un testo in un determinato ambito socio-culturale.

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Il ruolo del traduttore letterario è tanto importante quanto insidioso, poiché si tratta pur sempre di un autore di un’opera. Difatti, è bene sapere che si realizzano opere tutelate dal diritto d’autore. Per questa ragione, le case editrici menzionano sempre l’autore che ha realizzato il servizio traduzioni.

Vogliamo ribadire che si tratta di un lavoro che richiede impegno e attenzione per i dettagli: tradurre un libro non si ferma agli aspetti puramente linguistici, ma bisogna coglierne il senso, il tono e il pubblico a cui l’opera si rivolge per realizzare una traduzione impeccabile, che rifletta la poetica dell’autore del testo originale.

Occupandosi di traduzioni di libri per case editrici, prima di esser traduttori, consigliamo di esser lettori: calarsi in toto nel settore in cui voler lavorare è sempre un’ottima idea per intraprendere il percorso giusto.

cosa fa Traduttore di libri in agenzia di traduzione

Vogliamo, però, precisare che un traduttore editoriale non si occupa prettamente di trasporre dei romanzi in un’altra lingua: quello è un compito del traduttore letterario.

Noi di Espresso Translations, ad esempio, collaboriamo esclusivamente con traduttori letterari madrelingua e con anni di esperienza alle spalle, nonché professionisti appassionati a ciò che fanno. Secondo noi, combinare passione e serietà è il modo migliore per garantire servizi di traduzione di qualità.

Diventare traduttori di libri: quale differenza c’è col traduttore tecnico?

Una traduzione editoriale può significare lavorare su un saggio, un quotidiano, o anche un libro destinato a dei convegni.

Allo stesso tempo, un traduttore letterario si occuperà esclusivamente di opere, appunto, appartenenti a questo specifico ambito. In effetti, rientra tra le micro categorie appartenenti alla traduzione editoriale.

Il ruolo svolto da tale figura è molto intuibile, ma cosa fa, invece, un traduttore tecnico? Scendendo nel particolare, si occupa principalmente di realizzare traduzioni tecniche professionali appartenenti al campo scientifico o tecnico.

Ad esempio, se si dovrà tradurre un manuale d’istruzioni tecnico, oppure dei report riguardo il settore medico, ci sarà bisogno di un traduttore tecnico.

Ciò significa che la scelta è legata principalmente alla tipologia di documento da tradurre, perché ogni professionista sviluppa delle competenze in un ambito da lui prescelto.

Per restare in tema, vogliamo precisare che, probabilmente, il compito più arduo è legato alla professione di traduttore letterario: calarsi nella sensibilità dell’autore da cui nasce un’opera richiede dedizione e amore non solo per la lingua straniera da utilizzare, ma per la letteratura in generale.

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Traduttore editoriale: le difficoltà del mestiere

Il traduttore editoriale, almeno per quanto riguarda il nostro Paese, non ha ancora le riconoscenze che gli spettano.

Infatti, è forse il settore più complesso in cui cimentarsi quando si diventa traduttori. Lo stipendio è basato sul numero di cartelle, cioè la traduzione di duemila battute, il cui prezzo va dai 10 euro ai 25 (solo se si è già esperti certificati).

In realtà, molto spesso ci si potrà imbattere in stipendi ancora più bassi, perché la lunghezza non è tutto: dobbiamo considerare anche la difficoltà del testo da tradurre e le tempistiche richieste.

Per riuscire ad affermarsi nel settore, tuttavia, consigliamo ai traduttori freelance di non lasciarsi frenare dal panorama del mercato editoriale attuale e di acquisire tutta l’esperienza possibile.

Noi di Espresso Translations effettuiamo anche traduzioni editoriali, scegliendo professionisti con abilità e competenza certificate, con l’obiettivo principale di soddisfare le esigenze dei nostri clienti.

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