Tradurre il Curriculum in Inglese: Differenze Con quello Italiano

    Danilo Coviello

    Essere in possesso di un curiculum tradotto in inglese è oramai un requisito fondamentale per poter trovare lavoro non solo all’estero, ma certe volte anche in Italia.

    Il curriculum contribuisce a formare la prima impressione che un datore di lavoro ha del candidato, motivo per cui è importantissimo che sia ben scritto, privo di errori e in grado di far spiccare le migliori qualità della persona.

    Chi pensa che basti fare una veloce traduzione del curriculum dall’italiano all’inglese sbaglia: in ogni nazione i curriculum vitae vengono strutturati in maniera leggermente differente, fattore di cui è importante tenere conto.

    Se l’inglese non è il tuo forte, potrebbe essere dunque vantaggioso rivolgersi ad un servizio di traduzione per la traduzione del tuo curriculum.

    Per capire quali siano le differenze tra un curriculum in italiano ed uno in inglese, e le buone pratiche per scrivere un curriculum efficace, ci siamo rivolti agli esperti di Espresso Translations, nota agenzia di traduzioni online.

    Tipi di curriculum e quando serve la traduzione in inglese

    Se è piuttosto scontato che per candidarsi ad una posizione lavorativa all’estero, in particolar modo in USA, UK ed Australia, sia necessario inviare un curriculum in inglese, in certi casi la traduzione del CV risulta necessaria anche in Italia.

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    Questa evenienza potrebbe presentarsi in caso ci si rivolga ad una multinazionale con sede in Italia in cui però si comunica quasi esclusivamente in inglese. Oppure si voglia inviare il proprio curriculum ad un’azienda con sede all’estero e ufficio d’appoggio in Italia, in quanto le candidature solitamente vengono visionate direttamente in sede centrale.

    Spesso si pensa erroneamente che la traduzione inglese di Curriculum sia “Resume”.

    In realtà si tratta di due formati di presentazione diversi.

    Il Curriculum è quello che si usa solitamente in Italia e, in generale, in Europa, in cui si descrive il proprio percorso formativo e lavorativo in maniera piuttosto dettagliata e che solitamente consiste di un paio di pagine.

    Il Resume invece viene usato principalmente negli Stati Uniti ed è una sorta di curriculum molto schematico, composto di una sola pagina, in cui si riportano solamente le esperienze rilevanti, le quali verranno poi approfondite durante il colloquio.

    Altro discorso ancora è l’Europass in inglese, che però generalmente si tende a sconsigliare, a meno che non sia espressamente richiesto.

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    L’Europass è difatti poco apprezzato dai datori di lavoro in quanto non risalta le attitudini di un candidato, essendo più che altro un modulo da compilare che lascia poca libertà espressiva.

    Le differenze tra il curriculum in italiano ed il curriculum in inglese

    Scrivere un CV in inglese

    Tra il curriculum in italiano ed il curriculum in inglese esistono grosse differenze sia di forma che di layout del documento.

    Alcune informazioni considerate rilevanti nel curriculum italiano potrebbero essere invece totalmente omesse in quello in inglese, e viceversa, motivo per cui è importante conoscere le differenze.

    Ecco alcuni consigli forniti da Espresso Translations per strutturare il proprio CV in inglese:

    1. Inserire le proprie informazioni anagrafiche, contenenti nome e indirizzo. La data di nascita non è invece obbligatorio inserirla.
    2. Non è obbligatorio includere una foto personale. Negli Stati Uniti in particolare le leggi anti discriminazione obbligano a valutare un candidato per le proprie capacità e non per l’aspetto fisico. SI sconsiglia quindi fortemente l’inserimento della foto.
    3. Career profile, da inserire subito dopo le informazioni anagrafiche, consiste in una breve sintesi di circa 5 righe delle competenze personali, delle esperienze e delle capacità rilevanti per il ruolo per cui ci si sta candidando;
    4. Objective statement, può essere inserito insieme al Career profile oppure al suo posto, e consiste in alcune righe in cui si racconta il tipo di lavoro che si sta cercando ed i motivi per cui ci si sta candidando alla posizione. Viene utilizzato principalmente negli Stati Uniti.
    5. Anche la lunghezza è importante. Il curriculum non deve mai superare le due pagine di lunghezza, nemmeno nel caso in cui un candidato abbia un’estesa e comprovata esperienza pregressa. Meglio quindi eliminare le informazioni superflue e valorizzare quelle importanti.
    6. Non bisogna mai limitarsi ad elencare in maniera schematica l’esperienza lavorativa pregressa. É piuttosto importante evidenziare i propri compiti e i risultati raggiunti.
    7. Inserire due o tre referenze. Poco utilizzate in Italia, in realtà le referenze vengono spesso richieste all’estero. Di norma si inserisce un contatto relativo al proprio passato professionale ed uno del proprio passato accademico.

    Quando allegare una lettera di presentazione alla candidatura

    macchina da scrivere

    Anche in Italia la lettera di presentazione è sempre buona norma inserirla, soprattutto quando si invia una candidatura online.

    All’estero in particolar modo è assolutamente indispensabile e, essendo la prima cosa che legge un datore di lavoro, è estremamente importante che risulti scorrevole da leggere e che sappia invogliare la persona a prendere in considerazione la propria candidatura.

    Al tempo stesso è importante che sia chiara e sintetica, lunga al massimo una pagina, e che contenga un breve riassunto delle proprie esperienze professionali e delle competenze maturate negli anni.

    Se è importante personalizzare il curriculum in base alla posizione per cui ci si sta candidando, ancora di più lo è personalizzare la Cover Letter, ossia la lettera di presentazione, di modo da risultare il più incisiva possibile.

    Personalizzare il curriculum in base alla posizione lavorativa

    Il curriculum, oltre che illustrare il proprio passato accademico e lavorativo, deve anche essere personalizzato in base alla posizione lavorativa per cui ci si sta candidando.

    Se per esempio sei un neolaureato con poca esperienza lavorativa, ti converrà porre l’accento sui tuoi successi accademici, prestando attenzione alla corretta traduzione dei voti (non cosí scontata come possa sembrare).

    Se invece sei già un professionista affermato con una notevole carriera alle spalle probabilmente gli studi avranno un pò meno rilevanza rispetto all’esempio precedente. Sarà quindi più importante sottolineare il tuo percorso lavorativo, ponendo l’accento sulle mansioni svolte e sui successi ottenuti.

    In ogni caso, sarà però sempre importante assicurarsi della correttezza della lingua, magari facendosi aiutare nella traduzione del curriculum in inglese da un’agenzia di traduzione online specializzata.

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